Ringraziamenti a Enzo Cesare

Il Comitato vuole congratularsi con Enzo Cesare per la dedizione che ha dimostrato nella battaglia 
per la prosecuzione dei lavori riguardanti il raddoppio ferroviario sulla Palermo-Messina.
Sappiamo bene cosa vuol dire "combattere" con la latitanza politica.
Politica capace di non spendere i finanziamenti europei arrivati ben copiosi negli anni.
Oggi potremmo avere non due ma 10 binari d'oro in tutta la Sicilia!!!!
Invece nel 2011 ancora dobbiamo assistere a queste miserabili situazioni.
In un Paese civile e avanzato non ci sarebbe bisogno dei Cesare di turno. 
Piccoli, grandi eroi che con la loro testardaggine sono capaci di guidare una popolazione
spesso rassegnata e remissiva.
Ancora complimenti a Enzo.
Già gli ho preannunciato che la battaglia comune dovrà proseguire...
Non ci fermeremo mica a Castelbuono !!!!
Giacomo





Arriva il bando di gara per il doppio binario che da Ogliastrillo porterà alla stazione di Castelbuono. E’ apparso sul sito di Italferr e la data di scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il prossimo 15 luglio. “La pubblicazione di questo Bando – commenta il sindaco di Cefalù Giuseppe Guercio - in un momento in cui gli investimenti nel Mezzogiorno sono limitatissimi, è una conquista di notevole rilievo per il futuro economico-turistico di Cefalù, delle Madonie e della Sicilia”. I lavori riguarderanno circa dodici chilometri di strada ferrata e costeranno 530 milioni di euro. Il bando non era partito insieme a quello che riguardava il tratto di doppio binario che congiunge Fiumetorto ad Ogliastrillo i cui lavori vanno avanti da alcuni anni. Il fatto aveva portato il presidente del comitato “Cefalù quale ferrovia” Enzo Cesare a richiamare l’attenzione sulla vicenda. Insieme al sindaco e all’assessore Nicolò Torcivia, lo scorso 23 settembre, si sono recati a Roma per incontrare il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. “L’impegno dell’attuale e della precedente Amministrazione comunale per raggiungere quest’ambito obiettivo – dice Enzo Cesare – è stato incalzante, unitamente alle incisive e costanti iniziative del Comitato Cittadino cefaludese, a Legambiente e ad altri organismi ambientalisti”. Sul ritardo nel far partire il bando di gara per questi dodici chilometri di ferrovia hanno portato a nove interrogazioni parlamentari presentate dai senatori Simona Vicari, Bartolo Fazio, Francesco Ferrante, Fabio Giambrone, Giuseppe Lumia e da Leoluca Orlando. 

Il progetto definitivo per il raddoppio ferroviario della Palermo - Messina, per la tratta che ricade nel territorio di Cefalù, è stato approvato dal consiglio comunale il 15 luglio del 2003. I lavori si sarebbero dovuti realizzare e completare nel 2008 quando sarebbero dovuti scomparire i binari esistenti che scorrono all'interno dell'abitato della cittadina e i numerosi passaggi a livello. Così non è stato tanto che ancora oggi il passaggio a livello della Gallizza mette continuamente in ginocchio la città. 

Un primo progetto delle ferrovie era stato approvato dal consiglio comunale il 22 marzo 1999. Era stato però contestato dal Comitato Cittadino ''Cefalù-Quale Ferrovia'' guidato da Enzo Cesare. Questo progetto, infatti, prevedeva il raddoppio solo fino ad Ogliastrillo, dove era stata programmata la nuova stazione di Cefalù. Grazie al comitato il tracciato è stato allungato di circa 12 Km fino a Castelbuono e la stazione di Cefalù è rimasta in città anche se sarà costruita in sotterranea. Altra importante conquista ottenuta dal Comitato è il trasferimento nella vallata di Fiumecarbone della Sottostazione Elettrica che si trova nell'attuale scalo ferroviario ed i cui fili dell'Alta Tensione, causa di pericolose emissioni di onde elettromagnetiche, corrono in prossimità delle abitazioni e delle scuole di contrada Pacenzia - Spinito. “A lavori ultimati – conclude Guercio - la città sarà più vivibile e più sicura. Cefalù potrà concretamente puntare all’auspicato incremento della industria delle vacanze con il nuovo assetto urbanistico previsto dal Piano Regolatore Generale di prossima adozione, che prevede tra l’altro l’utilizzo delle aree che saranno rese libere dalla dismissione dell’attuale linea e stazione ferroviaria”.
Cefalùnews 1 Maggio 2011 
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