Crocetta e l'impegno per l’alta velocità in Sicilia

Crocetta e l'impegno per l’alta velocità in Sicilia

di

Andrea Treffiletti

Inizio d’anno all’insegna delle novità in Sicilia. Il governatore Rosario Crocetta pone l’attenzione sul problema del trasporto ferroviario con l’obiettivo di dotare la nostra isola di una rete efficiente e moderna: “Alta velocità nei collegamenti tra Messina, Catania e Palermo. In cinque anni vorremmo riuscire a coprire la distanza Catania – Palermo in due ore e mezza e in 10 anni in un’ora e mezza”. La redazione di SiciliaWay si occupa da tempo della questione facendosi promotrice, assieme a larga parte della politica locale, dei diversi schieramenti, di un progetto di velocizzazione del collegamento ferroviario esistente Catania – Palermo definito “low cost” per il basso impatto economico (200/300 M€) e gli immediati risultati (2h 15’ i tempi di percorrenza; 2 anni di lavori).

 

Il progetto quindi esiste, ha superato l’esame dell’Unità di Verifica del Ministero per lo Sviluppo Economico e della Coesione Territoriale ed ha la condivisione del Ministro Corrado Passera che in occasione di un Question Time alla Camera ha specificato che, proprio allo scopo di velocizzare l’attuale linea, sull’asse Palermo – Catania sono state previste “ingenti risorse nel Piano per il Sud”. Presidente Crocetta, il treno è proprio quello giusto! È sufficiente oliare leggermente gli ingranaggi della macchina burocratica ed il gioco è fatto almeno per quella che costituisce la prima parte dei suoi propositi che già da sola darebbe respiro a quanti, soprattutto per lavoro, si devono spostare tra i due centri siciliani quotidianamente. Pendolari oggi costretti a percorrere il tragitto esclusivamente in autobus o ancor peggio utilizzando mezzi privati. Collegare Catania a Palermo in 2h 15’ con un mezzo comodo come il treno, permette di sfruttare le ore di viaggio al pari di ore lavorative, dotando le carrozze di connessione ad internet proprio come avviene nelle linee ad alta velocità del nord.

 

Solo dopo aver centrato questo obiettivo si può pensare a progetti di alta velocità per cui le stime di RFI parlano già di 20 anni per la realizzazione. Nell’immediato bisogna garantire il cosiddetto “minimo sindacale” ai nostri pendolari ed ai turisti che giunti nella nostra isola trovano enormi difficoltà di spostamento con i mezzi pubblici. In questo contesto urge anche il ripristino del collegamento Caltagirone – Gela interrotto dal maggio 2011 per il crollo di un viadotto. Lo chiedono a gran voce gli utenti locali e lo esige la stessa economia turistica e produttiva. Come è possibile interrompere per quasi due anni un servizio di trasporto così importante per l’entroterra siciliano? Di lavoro urgente ce n’è veramente tanto da richiedere un intervento politico tempestivo, deciso e mirato. La sfida è aperta, basta soltanto raccoglierla e farla propria.

 

 

14 gennaio 2013

Fonte:Siciliaway

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