Anello ferroviario: nessuno lo vuole! Le parole preoccupanti dell’assessore Pistorio…

Pubblicato Giovedì, 02 Febbraio 2017 13:18
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 Fonte: Mobilità Palermo

Tutto parte da questa dichiarazione dell’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità della Regione Sicilia, Giovanni Pistorio:

«Sul passante ferroviario siamo moderatamente ottimisti, la conclusione dei lavori sarà entro sei mesi. Sull’anello ferroviario è stato confermato l’investimento ma rimane aperta la questione su chi vorrà gestirlo, né Comune né Rfi vogliono farlo, il tema si porrà poi e l’importante è che non rimanga un’incompiuta».
L’anello ferroviario non ha ancora visto la luce ed è già rifiutato da tutti. Sia il Comune, sia RFI, già adesso manifestano l’intenzione di non volerlo gestire ed è dunque logico far scattare un campanello d’allarme. Oltre alle complicazioni che hanno minato anche le attività di cantiere per via dei problemi economici della ditta che sta realizzando i lavori, non si vede nulla di positivo all’orizzonte.

Ma perchè nè RFI nè il Comune vogliono gestire l’opera una volta realizzata?

Non sembra ci siano posizioni ufficiali, ma possiamo ipotizzare che entrambi i soggetti valutino questa operazione più dannosa che vantaggiosa. Probabilmente dal punto di vista finanziario? Se così fosse, potrebbe essere la conferma che quest’opera, così strutturata, non garantisca quei benefici, anche economici, che ci si aspettava in sede di progettazione. L’altra opzione è che nessuno dei due abbia delle strutture organizzative interne tali da poter sostenere l’organizzazione di un servizio ferroviario comunque abbastanza ridotto rispetto al passante ferroviario, per esempio.

In ogni caso, logica vorrebbe che Passante e Anello siano gestiti dallo stesso soggetto per una questione ovvia di continuità aziendale e strutturale. Le parole dell’assessore lasciano abbastanza perplessi e il demandare ai posteri la risoluzione del problema non lascia presagire che si stia muovendo qualcosa.

Va sottolineato che allo stato attuale spetta ufficialmente a RFI gestire l’opera. E dunque non si spiegano queste parole, ma se sono state pronunciate avranno anche un significato. Che ci preoccupano e riportano al pettine il solito nodo nostrano:  gestire nel tempo qualcosa che si è costruito. Non vorremmo che diventi la patata bollente che si rimpalleranno sindaci e assessori di turno.

Tutto dipenderà anche dal contratto di servizio, infatti nel nuovo contratto di servizio si spera vengano aumentati i km percorsi che permetteranno a Trenitalia di ampliare il servizio anche sul nuovo tratto del costruendo anello ferroviario. Se così non fosse potrebbe essere AMAT a occuparsi della tratta, ma resta da capire con che fondi e sopratutto con che mezzi.

Di certo, “il tema si porrà poi” è una frase a nostro avviso infelice, che non infonde alcuna sicurezza sul futuro dell’opera e non lascia presagire una presa in carico del problema. Tra la prossima primavera e l’autunno saranno rivoluzionate le cariche comunali e regionali. Dunque, chi subentrerà avrà il dovere di verificare questi “malumori”.