Trasporto ferroviario in Sicilia vicino al baratro...

E' semplicemente scandaloso quello che sta accadendo all'ARS.
Come dire che non si smentiscono mai....
Certo le elezioni sono più importanti per garantirsi una poltrona che il destino di decine di migliaia di pendolari.
Devono votare due emendamenti altrimenti con i fondi attuali e con la imminente riapertura della Punta Raisi,
ci saranno tagli anche alle linee ferroviarie  principali.
Oltre al fatto che Trenitalia ha minacciato di ritirare i sei treni jazz già in servizio in Sicilia e destinati al servizio per Punta Raisi.
Altro che 3 corse per l'aeroporto come previsto....
 
Il primo emendamento  stanzierebbe 83 milioni di euro in 7 anni tra il 2020 e il 2026. La proposta di Trenitalia alla Regione è di 113 milioni circa di euro all’anno, rispetto ai 111 milioni attuali, a partire appunto dal 2020, con una di «maxirata» nel 2026, ultimo anno di contratto, quando i milioni di euro diventerebbero 128. 
Il secondo emendamento è ancora più delicato perchè riguarda la possibilità di acquisto in proprio, da parte della Regione, di nuovi treni. Per questo progetto ci sono circa 264 milioni di euro, provenienti  da finanziamenti europei e da fondi propri. Anche questi  milioni di euro, sono però in alto mare. Il dipartimento Trasporti, intende inserirsi nelle gare Trenitalia per acquistare in proprio il materiale rotabile, chiedendo a Trenitalia più chilometri per le corse e un incremento dei servizi offerte. 
 
Se questi due emendamenti non passano o vanno per le lunghe si aprirà un baratro per il trasporto ferroviario in Sicilia.
Meritiamo questo noi pendolari?
 
Ci auguriamo in uno scatto d'orgoglio della politica...
 
Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari Sicilia
Ciufer
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